meteoroma.net - le previsioni del tempo sulla Capitale
METEOROMA.NET






meteoroma.net - le previsioni del tempo sulla Capitale


Appunti meteorologici: archivio dicembre 2003



Bollettino del 15.12.2003
Tempo buono e soleggiato in questo inizio di settimana sulla Capitale, ma le temperature, almeno fino a mercoledì 17, saranno in progressiva discesa, e si farà sentire anche una moderata tramontana, a tratti anche forte. Il giorno più freddo sarà martedì 16, con valori minimi particolarmente rigidi. Nella seconda parte della settimana, tendenza a risalita delle temperature, ma con passaggio di diversi corpi nuvolosi, che tra venerdì e sabato probabilmente apporteranno deboli precipitazioni (una previsione più dettagliata per il weekend sarà inserita nei prossimi giorni).



Bollettino del 16.12.2003
Valori di temperatura ancora piuttosto rigidi, mercoledì al primo mattino nella Capitale, ma a seguire inizierà - e si protrarrà per il resto della settimana - una graduale e continua ripresa delle temperature; la giornata più fredda della settimana rimarrà quella di martedì 16, con valori minimi che prima dell'alba sono scesi, in alcuni quartieri, fino a 4.5°C, complice il cielo sereno, e nelle ore centrali della giornata hanno stentato a raggiungere i 10°C. E' atteso in attenuazione anche il vento di tramontana, che durante la notte tra lunedì e martedì ha soffiato a velocità intorno ai 25 km/h, con punte anche superiori ai 40 km/h.
Il cielo non si manterrà limpido e sereno come negli ultimi giorni, ma vedrà il passaggio, specie a partire dalla seconda parte di mercoledì 17 e ancor più nel proseguo della settimana, di diversi corpi nuvolosi. Anche la visibilità vedrà un peggioramento rispetto all'aria tersa che ha caratterizzato questo inizio di settimana, complice lo stabilirsi di un'area di alta pressione, l'indebolirsi del campo di vento, il ruotare delle correnti dai quadranti meridionali e il sopraggiungere di aria più umida: tutti ingredienti favorevoli alla formazione di foschie, naturalmente più dense al primo mattino e dopo il tramonto, e più marcate nelle zone di periferia ai margini della campagna e nelle aree fluviali.
Al momento, sembra che la probabilità di pioggia sia molto bassa (per non dire nulla) fino a tutto giovedì, medio-bassa e comunque limitata a qualche piovasco (più probabile sul litorale) tra venerdì e sabato, mentre tra domenica e lunedì sono attese sulla città precipitazioni più significative, a causa del passaggio di una debole perturbazione afro-mediterranea; quest'ultima è comunque una previsione a lungo termine che andrà verificata nei prossimi giorni, e va al momento presa come una semplice linea di tendenza, se non si vuole passare il confine tra previsione (basata su argomentazioni scientifiche) e presagio (avente lo stesso grado di attendibilità dell'oroscopo...)



Bollettino del 17.12.2003
Valori di temperatura ancora piuttosto rigidi, stamattina nella Capitale, ma a seguire inizierà - e si protrarrà per il resto della settimana - una graduale e sensibile ripresa delle temperature, specie nei valori minimi. Giornata davvero fredda, quella di martedì 16: la temperatura nelle ore centrali della giornata ha stentato a raggiungere i 10°C, e dopo il tramonto è repentinamente scesa in picchiata, fino a raggiungere, tra la tarda serata e le successive ore fino all'alba di mercoledì, valori inferiori allo zero (-4°C a Fiumicino e a Roma Urbe, -2°C a Ciampino, valori intorno allo 0°C o lievemente superiori nelle aree interne della città). Come detto, questi valori non troveranno seguito nei prossimi giorni: già le minime di mercoledì torneranno sopra lo zero, per salire ulteriormente nei giorni successivi, fino a raggiungere - complice la prevista copertura nuvolosa - valori anche superiori ai 10°C durante il weekend (con massime intorno ai 15-16°C, e quindi ridotta escursione termica). Ha trovato conferma la prevista attenuazione del vento di tramontana, che durante la notte tra lunedì e martedì, e per parte della stessa giornata di martedì, aveva soffiato a velocità intorno ai 25 km/h, con punte anche superiori ai 40 km/h.
Come appena accennato, nel proseguo della settimana il cielo non si manterrà limpido e sereno come avvenuto nei giorni scorsi, ma vedrà il passaggio di diversi corpi nuvolosi, per lo più a carattere stratificato. Anche la visibilità vedrà un peggioramento rispetto all'aria particolarmente tersa che ha caratterizzato questo inizio di settimana, complice lo stabilirsi di un'area di alta pressione, l'indebolirsi del campo di vento, il ruotare delle correnti dai quadranti meridionali e il sopraggiungere di aria più umida: tutti ingredienti favorevoli alla formazione di foschie, naturalmente più dense al primo mattino e dopo il tramonto, e più marcate nelle zone di periferia ai margini della campagna e nelle aree fluviali della provincia.
Al momento, la probabilità di pioggia può quantificarsi come molto bassa (per non dire nulla) fino a tutto giovedì, medio-bassa e comunque limitata a qualche piovasco (più probabile sul litorale) tra venerdì e sabato per il transito di una debole perturbazione afro-mediterranea, mentre tra domenica e lunedì sono attese sulla città precipitazioni più significative, per l'arrivo di una più strutturata perturbazione nord-atlantica, che porterà una nuova marcata diminuzione delle temperature per l'inizio della prossima settimana; si tratta però di una previsione a lungo termine che andrà verificata nei prossimi giorni, e va al momento presa come una semplice linea di tendenza, se non si vuole passare il confine tra previsione (basata su argomentazioni scientifiche) e presagio (avente lo stesso grado di attendibilità dell'oroscopo...)



Bollettino del 19.12.2003 - Speciale Solstizio d'inverno!
Il passaggio di un debole sistema frontale sul Mediterraneo, attualmente in transito dalla Sardegna verso la Sicilia, sta disponendo sul Tirreno correnti dai quadranti meridionali, apportando sulla nostra città un progressivo aumento delle nubi stratificate, con possibilità di qualche piovasco, specie lungo il litorale, fino alla mattinata di sabato 20. Le temperature, grazie a tali flussi meridionali, continueranno il trend di aumento - più marcato nei valori minimi - già intrepreso negli ultimi due giorni; ciò fino a domenica mattina, quando raggiungeranno livelli particolarmente miti per la stagione (minime di 8-9°C, in prossimità del mare forse anche superiori, e massime intorno ai 15°C, con ridotta escursione termica tra giorno e notte).
Dal pomeriggio di sabato, per effetto del previsto allontanamento del sistema depressionario verso la Libia, si avrà sulla Capitale una attenuazione della nuvolosità, con schiarite probabilmente estese fino alle prime ore di domenica. Dalla metà della giornata di domenica 21, però, avrà luogo un nuovo peggioramento, con probabili deboli piogge sulla Capitale, specie tra il pomeriggio e la serata, e sostenuti venti di Libeccio; l'attivazione di questi ultimi è la risposta alla discesa di una strutturata ed estesa perturbazione da Nord verso il bacino del Mediterraneo. Questa fase segnerà un momento di rottura, tra la mite situazione attuale e quella invece alquanto rigida prevista per l'inizio della prossima settimana, derivante appunto da una possente discesa di aria di origine artica verso le nostre latitudini, evento che sembra - con probabilità sempre maggiore - destinato a dominare la scena italiana nei giorni a ridosso di Natale. Il caso vuole che tale momento di rottura tra due fasi così diverse avvenga in coincidenza praticamente esatta con il Solstizio d'inverno, momento che segna l'inizio della stagione invernale dal punto di vista astronomico, e che quest'anno cade alle ore 8.00 proprio del 22 dicembre. Si tratta, com'è noto, del giorno più corto dell'anno, in cui si ha il massimo sbilanciamento nell'insolazione dei due emisferi terrestri: la calotta polare settentrionale è in ombra per 24 ore, mentre quella meridionale, per lo stesso arco di tempo, resta sempre illuminata dai raggi solari. A Roma, il sole sorgerà alle 7.35 e tramonterà alle 16.42, per complessive 9 ore e 7 minuti di luce; a partire dal giorno successivo, in questa fase ancora molto lentamente, poi via via più velocemente, le giornate torneranno ad allungarsi.
Ma a parte le divagazioni astronomiche, torniamo al tempo previsto e all'ondata di freddo che si prefigura: già dalla nottata tra domenica e lunedì sarà avvertibile l'inizio del brusco calo termico, che si realizzerà più marcatamente nelle 48-72 ore successive. Durante la giornata di lunedì 22, ancora possibile a Roma qualche pioggia, e persistenza di forti venti dai quadranti occidentali, tendenti a ruotare da Nord e a contribuire quindi alla progressiva diminuzione delle temperature.
Le giornate di martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25, con lo spostamento della saccatura verso Sud-Est e con lo stabilirsi di un vortice sul basso Adriatico, sembrano al momento destinate a dividere la nostra penisola in due, almeno per quanto riguarda le regioni centrali e meridionali: ai cieli molto nuvolosi ed alle abbondanti nevicate, fino a quote molto basse, che avverranno sulle regioni del medio e basso versante adriatico, si dovrebbero contrapporre condizioni di cielo via via più sgombro di nubi, fino ad arrivare a condizioni di aria limpida e tersa, sui corrispondenti versanti tirrenici, e quindi anche sulla nostra città. Ciò che tutte le regioni avranno invece in comune, saranno come già detto le temperature in picchiata: i valori minimi a Roma sono attesi sotto lo zero, e quelli massimi stenteranno a superare gli 8-9°C. Tali rigide temperature saranno rese ancor più pungenti da una gelida, forte e persistente tramontana, che renderà davvero poco piacevole lo stare all'aperto. Il giorno di Natale si annuncia quindi probabilmente bello e soleggiato, ma ancora molto freddo e ventoso.



Bollettino del 22.12.2003
Si sta puntualmente realizzando la possente irruzione di aria polare verso le nostre latitudini, annunciata ormai da diversi giorni. Caso vuole che questo momento di rottura, nella circolazione atmosferica riguardante il Mediterraneo, avvenga proprio nella giornata che vede l'ingresso nella stagione invernale dal punto di vista astronomico (il Solstizio d'inverno è caduto oggi, 22 dicembre, alle ore 8.00).
Come è normale, la discesa di una pronunciata saccatura dal Nord Europa è stata preceduta da sostenuti flussi di Libeccio prima e di Ponente poi, che hanno portato le temperature di domenica e di stamattina su valori particolarmente miti (le minime di oggi, lunedì 22, hanno fatto registrare ben 10 gradi a Ciampino ed addirittura 12 a Fiumicino). Si tratta però di una impennata che prelude ad un crollo brusco e marcato delle temperature, che inizierà (complice la rotazione dei venti da Nord) entro la prossima nottata e proseguirà nelle 48 ore successive. Le temperature a Roma, all'alba di martedì 23, scenderanno infatti fino a 1-2°C, durante la giornata di martedì stesso non supereranno gli 8-9°C, e nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 scenderanno sotto lo zero (raggiungendo punte anche di -4/-5°C). Valori rigidi ancora per tutto mercoledì 24 e per la notte successiva, con un primo timido rialzo atteso per il giorno 25, preludio di una più decisa ripresa delle temperature nei giorni 26, 27 e 28, con probabile ritorno a clima mite già dal giorno di Santo Stefano.
A rendere ancor più pungenti le già rigide temperature, sarà un forte vento di tramontana, che si attiverà già dalla prossima notte e soffierà incessantemente per tutta la giornata di martedì e per parte di mercoledì, quando dovrebbe poi finalmente attenuarsi. Previste intensità fino a 50 km/h, con raffiche anche superiori.
Quanto alle precipitazioni, sembra confermato che nella nostra città i fenomeni si esauriranno tra la serata di oggi e la mattina di martedì; in tale arco di tempo, non è però da escludersi qualche apporto nevoso fino a quote collinari anche nel Lazio (reatino, viterbese, Colli Albani). Le nubi lasceranno spazio, già nel corso della giornata di martedì, ad un cielo via via più sgombro da corpi nuvolosi, fino ad essere probabilmente limpido e terso nelle giornate del 24 e del 25, grazie proprio alla forte tramontana che spazzerà l'aria. Abbondanti nevicate riguarderanno invece le regioni centrali del versante adriatico e buona parte di quelle meridionali, per cui chi vuole passare a tutti i costi un bianco Natale potrà trovare un manto nevoso di tutto rispetto percorrendo non molti chilometri, a patto di cambiare versante dell'Appennino (ma con le catene a portata di mano!)
Come detto, la seconda parte della settimana vedrà il ritorno ad un clima nuovamente mite, oltre che soleggiato, guastato solo da qualche nebbia notturna e mattutina.
In sintesi, ci aspettano quindi: un martedì 23 molto freddo e ventoso, con cielo ancora parzialmente nuvoloso ma con tendenza a schiarite, qualche possibile piovasco residuo in mattinata e possibili spolverate di neve (specie nella notte tra lunedì e martedì) fino a quote collinari nei dintorni della Capitale; una Vigilia soleggiata e limpida ma ancora particolarmente fredda e ventosa, un Natale bello, con temperature in lenta ripresa (quindi ancora freddino, specie al primo mattino, ma senza più il fastidio della tramontana); un weekend (almeno per quanto riguarda venerdì 26 e sabato 27) probabilmente soleggiato e tiepido.



Bollettino del 23.12.2003
Una copertura nuvolosa rimasta ancora piuttosto compatta, e la rotazione del vento da Nord-Nord-Ovest (e non ancora da Nord-Est) hanno ritardato l'inizio del previsto crollo termico: le temperature della notte sono rimaste praticamente costanti sui valori a cui erano scese nella tarda serata di ieri, senza quindi raggiungere punte particolarmente rigide: 4°C a Ciampino e 6°C a Fiumicino le minime di stamattina (6 gradi in meno, comunque, a confronto delle rispettive minime di ieri, che erano state particolarmente miti a causa dei venti occidentali). La picchiata delle temperature è però solo rinviata di qualche ora, e resta confermato che nel corso della prossima notte, e al primo mattino di domani (mercoledì 24) si registreranno molto probabilmente punte negative; durante la giornata del 24 la colonnina di mercurio stenterà a raggiungere i 9-10°C, per poi tornare a scendere su valori ancora rigidi nella notte di Natale; una prima timida ripresa delle temperature avverrà proprio a partire dal giorno 25.
Ha nel frattempo trovato riscontro, fin dalle prime ore della nottata, la prevista attivazione di forti venti al suolo: la tramontana nella nostra città sta soffiando a velocità dell'ordine dei 40 km/h, con raffiche che raggiungono anche i 60 km/h, e persisterà per l'intera giornata di oggi e parte di quella di domani.
Quanto alle precipitazioni, sembrano trovare conferma le previsioni emesse ieri e nei giorni scorsi: i fenomeni sulla Capitale dovrebbero essersi esauriti con la debole pioggia di lunedì sera (quando, a ridosso dell'ora di cena, sono stati registrati 1.8 mm all'osservatorio del Collegio Romano), e non ci si aspettano ulteriori apporti significativi. Sarà però meno veloce del previsto la tendenza alle schiarite, anche se nelle giornate di domani (24) e dopodomani (25) la forte tramontana contribuirà a spazzare il cielo, apportando spazi di cielo limpido via via più ampi
Per i giorni a seguire, si conferma il ritorno a clima soleggiato e decisamente meno freddo per i giorni 26 e 27, mentre un nuovo peggioramento, con piogge insistenti su molte regioni italiane, compresa la nostra, è atteso per domenica 28 e lunedì 29.




SITUAZIONE 24/12/2003: in questa immagine (a cura della stazione ricevente della Dundee University) del canale infrarosso del satellite Meteosat7, ripresa alle ore 7.00 italiane del 24 dicembre, è evidente il vortice centrato sullo Ionio, alimentato da aria fredda di origine polare, che nei giorni a ridosso del Natale ha apportato nevicate a bassa quota sulle regioni meridionali e su quelle centrali adriatiche; gli effetti su Roma sono stati invece limitati al forte e persistente vento di tramontana e alla marcata diminuzione delle temperature. La struttura depressionaria è in fase di colmamento e di spostamento verso la Grecia, con conseguente ritorno a condizioni di tempo soleggiato, ad una attenuazione dei venti e ad una ripresa delle temperature. In alto a sinistra sulla stessa immagine, in prossimità della Groenlandia, si può notare la perturbazione, in via di formazione, che a partire dal prossimo weekend investirà l'Italia, apportando condizioni di spiccato maltempo sulle regioni settentrionali, con coinvolgimento probabilmente meno drastico della Capitale (ove comunque si avrà tempo perturbato).

Bollettino del 24.12.2003
Un nuovo aumento della copertura nuvolosa, dopo una notte inizialmente stellata, nelle ore a ridosso dell'alba di oggi 24 dicembre ha limitato la perdita di calore per irraggiamento, ed ha quindi impedito alle temperature di scendere sotto lo zero, nonostante la presenza di una massa d'aria abbastanza fredda - anche se non gelida - sulla nostra penisola (sulla verticale di Roma, -4°C alla quota di 1500 metri e -30°C alla quota di 5300 metri). I valori minimi sono stati comunque rigidi: 2°C a Ciampino e 3°C a Fiumicino, con valori prossimi ai 3°C anche nelle stazioni dislocate in area urbana (compreso l'osservatorio del Collegio Romano, dove nella giornata di martedì 23 si sono registrati appena 2 gradi di differenza tra la minima di 6°C e la massima di 8°C). La tramontana soffia forte ed incessante ormai da oltre 24 ore, con intensità che anche oggi si mantengono tra i 30 e i 40 km/h e frequenti raffiche che raggiungono a più riprese i 60 km/h. L'aria spazzata dal vento così teso e secco è limpida e tersa, con visibilità orizzontale superiore ai 10 km, cioè ottima.
Anche oggi, 24 dicembre, le temperature nelle ore centrali della giornata faticheranno a raggiungere gli 8-9°C. Un parziale rasserenamento dei cielo favorirà valori ancora rigidi nella prossima notte e al primo mattino di giovedì 25. A seguire, si registrerà un lento ma costante e prolungato trend di aumento delle temperature, che già nella giornata del 26 torneranno su valori meno freddi, per poi aumentare più decisamente durante il weekend grazie a flussi sciroccali (specie nei valori minimi, che torneranno a ridosso dei 10°C) .
Il vento sarà in rapida attenuazione entro la nottata, per poi mantenersi debole o quasi calmo dai quadranti settentrionali fino a venerdì, quando le correnti al suolo ruoteranno prima da Ovest e poi dai quadranti meridionali, intensificandosi e contribuendo al già citato aumento delle temperature atteso per il weekend.
Il cielo guadagnerà spazi di sereno via via più ampi, e le giornate di Natale e soprattutto di Santo Stefano si annunciano quindi soleggiate, al più poco nuvolose, con poco vento e temperature diurne su valori più gradevoli di quelli fatti registrare nei giorni precedenti. L'unico elemento di guasto, il giorno 26, potrà essere la formazione di foschie che renderanno l'aria decisamente meno tersa, rispetto a quella che tra oggi e domani ci regalerà orizzonti particolarmente nitidi. Già nella giornata di sabato 27, a causa dell'arrivo di una perturbazione atlantica, si avrà però un nuovo aumento della copertura nuvolosa per nubi stratificate, inizialmente con velature sottili, poi con tetto nuvoloso via via più spesso, fino a copertura pressoché totale nelle giornate di domenica e lunedì.
La giornata di domenica 28 e l'inizio della prossima settimana si annunciano perturbate, anche se la citata struttura depressionaria riguarderà soprattutto le regioni settentrionali (dove sono annunciate precipitazioni molto abbondanti con probabile neve fino a bassissima quota sulla Pianura Padana). Le precipitazioni faranno nuovamente la loro comparsa nella Capitale probabilmente già nella giornata di domenica, con piogge inizialmente deboli e sporadiche, che diverranno più insistenti nella giornata di lunedì. Naturalmente si tratta di una previsione a lunga scadenza, che andrà sottoposta a conferma nei prossimi giorni. L'arrivo della citata fase perturbata sembra comunque assai probabile, come anche sembra ragionevole assegnare fin d'ora un coinvolgimento relativamente marginale della nostra città rispetto agli elevati quantitativi di precipitazione attesi invece al Nord; quello che potrà cambiare, rispetto alle linee appena accennate, è più che altro la tempistica dei fenomeni, che potrà risultare ancitipata o ritardata rispetto a quella sopra descritta, e sulla quale - con così marcato anticipo - è impossibile essere più precisi.




Dopo le nubi dei giorni precedenti, e dopo la gelida tramontana che ha sferzato le vie di Roma fino al giorno della Vigilia, meteoroma.net vi aveva promesso un Natale soleggiato, limpido, senza vento e con temperature diurne gradevoli... e così è stato. L'immagine (cliccaci sopra per ingrandirla) del Centro storico di Roma fotografato dal Gianicolo, nella mattinata del 25 dicembre, è testimone dell'aria tersa che ci ha regalato panorami particolarmente nitidi. Già il giorno 26, come annunciato, sono tornate le foschie a nascondere l'orizzonte, peraltro unico guasto di un giorno di Santo Stefano bello e mite. Anche la giornata di sabato 27 era iniziata con il cielo sereno, ma - come leggerete nelle righe qui sotto - il ciclone d'Islanda è quantomai attivo, ed intenzionato ad inviare verso il Mediterraneo una serie di perturbazioni, capaci di portare nubi e piogge già nel weekend, e di guastare il tempo a ripetizione in tutta la settimana che segna l'ingresso nel 2004.

Aggiornamento del 27.12.2003
Settimana decisamente perturbata, per l'Italia e per la nostra città, quella a cavallo tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004: diversi impulsi instabili irromperanno a ripetizione dall'Atlantico verso il bacino del Mediterraneo, apportando precipitazioni abbondanti su molte regioni italiane, particolarmente quelle settentrionali e quelle tirreniche, senza lasciare molto spazio al miglioramento tra una fase perturbata e l'altra.
La prima struttura depressionaria sta già oggi iniziando ad approcciare il Nord-Ovest italiano; sulla Capitale gli effetti saranno di un graduale peggioramento del tempo nei prossimi 3 giorni: al progressivo aumento della copertura del cielo già nella giornata di oggi (sabato 27), seguirà la possibilità delle prime piogge (a carattere ancora debole e sporadico) nella giornata di domani (domenica 28), più probabilmente nella seconda parte della giornata, ed una fase di più spiccato maltempo, con precipitazioni continue ed abbondanti e qualche fenomeno anche a carattere di rovescio, nella giornata di lunedì 29, che al momento si annuncia la peggiore dei prossimi 4-5 giorni.
Il giorno seguente (martedì 30) infatti si annunciano più che altro deboli e sporadici fenomeni residui (ma piogge significative saranno ancora possibili sulla Capitale), e ancor più si può sperare in un timido e parziale miglioramento per l'ultimo giorno dell'anno (mercoledì 31), anche se la cautela è rigorosamente d'obbligo, visto l'anticipo con cui viene emesso questo bollettino.
Volendo arrischiare una previsione ad ancor più lunga scadenza, allo stato attuale si può dire che la pausa delle precipitazioni già ipotizzata per il giorno 31 potrà estendersi alla successiva nottata e alla prima parte del giorno di Capodanno, ma è comunque destinata ad essere una tregua di vita breve: forse già il giorno 1, o al più il giorno seguente, è atteso un nuovo e rapido peggioramento, per l'arrivo dell'ennesima perturbazione nord-atlantica, capace di condizionare negativamente il tempo - con piogge persistenti e temperature rigide - per le successive 36-48 ore (cioè per i giorni 2 e 3 gennaio). Chiaramente queste ultime righe, riferite ad una previsione a lungo termine, vanno prese con le molle.
Per quanto riguarda i venti, fino a lunedì/martedì saranno a provenienza meridionale (in particolare nei prossimi 2 giorni si farà sentire lo scirocco), per poi ruotare dai quadranti settentrionali.
Le temperature saranno in diminuzione: le massime già dal giorno 27 (complice l'aumento della copertura nuvolosa), mentre le minime - dopo l'iniziale aumento del weekend dovuto ai citati flussi sciroccali - caleranno gradualmente a partire da lunedì 29, a causa dell'arrivo di aria fredda di origine artica marittima. La colonnina di mercurio si manterrà poi su valori bassi per tutta la settimana, senza però raggiungere (almeno fino al giorno 2) le punte particolarmente rigide che hanno segnato i giorni prima di Natale.



torna all'indice di meteoroma.net