Capitolo I

 MIRAGGI

...Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa sapere con precisione quanti - avendo in tasca poco o punto denaro e, a terra, nulla che mi interessasse in modo particolare, pensai di andarmene un po' per mare, a vedere la parte del mondo ricoperta dalle acque.. E' uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza e regolare la circolazione del sangue. Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c'è un umido tedioso novembre nella mia anima; ogniqualvolta mi sorprendo fermo, senza volerlo, davanti alle agenzie delle pompe funebri o dietro a tutti i funerali che incontro; e, specialmente, ogniqualvolta l'insofferenza mi possiede a tal punto che io devo far appello ad un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile. Questo è il mio modo di sostituire la pistola e le pallottole. Con un fiorito filosofare Catone si gettò sulla spada; io, con calma, mi imbarco. In ciò non vi è nulla di sorprendente. Quasi tutti gli uomini, se appena ci pensassero, una volta o l'altra, ciascuno secondo la propria natura, proverebbero sentimenti pressocché simili ai miei nei confronti dell'oceano. .. ( cap. I ).

Sin dalle righe iniziali, nelle quali non manca il tratto umoristico, si respira un clima di tensione tra il simbolico e l'allegorico a cui fanno eco intriganti allusioni, con sullo sfondo l'immensità dell'oceano.

L'allegoria biblica è molto evidente nel nome del primo personaggio che incontriamo, Ismaele. La sua, infatti, è una ricerca di tipo metafisico, non una semplice avventura di mare.

Unico superstite del viaggio sulla baleniera Pequod, inabissatasi nello scontro con il gigantesco animale marino, egli esordisce narrando del suo desiderio d'imbarcarsi e del suo interesse per le balene. Ma perché? Perché Ismaele percepisce la mitica Balena Bianca soprattutto come l'irraggiungibile fantasma della vita

Chi è Ismaele, nella Bibbia? E' un escluso, un vagabondo alla ricerca della sua identità. Con molta probabilità egli è il simbolo di ciascuno di noi. Può essere anche rapportato a Melville stesso, perché come il suo autore è affascinato dalla bellezza, dal pericolo e dalla vastità delle navi e dell'oceano.

Anche gli altri personaggi si muovono sul medesimo piano allegorico e parallelamente, dando ciascuno un'interpretazione diversa della Balena Bianca, contribuiscono a conferire un carattere di " folla ", di universalità alla percezione di tale misteriosa presenza.
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